
Super scatenato il direttore artistico nella sigla iniziale. Smoking bianco perlato-lattescente, di Ermanno Scervin. Emissioni di acuti nell’intonare “E adesso la pubblicità”, brano del 1985.
Al via la serata con Claudio Baglioni che nell’ultimo commiato di presentazione afferma:”È stato un viaggio appassionante. Nessuno è perfetto, ma ha vinto la musica”.
21:10; inizia la gara canora che prospetta una lunga serata fino a notte fonda. Il primo ad esibirsi è Daniele Silvestri con il rapper Rancore.
Seconda esibizione Anna Tatangelo, che al termine era particolarmente commossa, mentre Bisio, errando, sbaglia il tempo di uscita per la consueta consegna dei fiori della città ligure.
Trovarono il loro nome in un disco dei Rolling Stones. I Negrita, gruppo di Arezzo, sono i quarti ad esibirsi con il loro brano “I ragazzi stanno bene”.
Secondo molti bookmaker, Ultimo, era il favorito. L’anno scorso vinse tra le giovani proposte. Non è riuscito quest’anno a bissare l’impresa che detiene Francesco Gabbani, unico per ora ad aver vinto tra i giovani e l’anno seguente tra i “big”.
Tra gli anni 30 e gli anni 50 suscitava grande divertimento. Il trio alla conduzione ricorda anche il trio Lescano e l’Avanspettacolo. A farne le spese (e la doccia), sotto una pioggia incessante, è il comico Bisio.
Primo ospite della serata sanremese è il romano Eros Ramazzotti. Nato ai bordi di periferia, padre musicista e cantante amatoriale. Sin da giovane, Eros mostra una precoce predisposizione per la musica interessandosi allo studio del pianoforte e poi della chitarra. Dal 1984 ha venduto più di 60 milioni di dischi. Si esibisce prima con “Vita ce ne”, nuovo singolo che dà anche il nome al suo quattordicesimo album, e poi con il direttore artistico con il brano “Adesso tu”. Si scalda ancora di più il palco con l’arrivo della star portoricana Luis Fonsi, autore del tormentone mondiale “Despacito” che, con Ramazzotti canta “Per le strade una canzone”.
Voce e movenze la caratterizzano. “Un cavallo di razza” la definisce Virginia Raffaele. La settima esibizione è eseguita dall’acclamata Loredana Bertè.
Unica nel suo essere Virginia Raffaele, (di presentatori ce ne sono fin troppi) con un momento di gaudio per il suo “assolo” in una galleria di voci che comprende Mina, Giusy Ferreri, Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia.
Ha dominato le radio negli ultimi tre mesi con il suo nuovo singolo. Vinse Sanremo nel 2001 con la canzone “Luce” Il secondo ospite della serata è la Triestina Elisa che canta “Anche fragile”, tratta dal suo ultimo disco.
Era uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi. Era l’edizione del 1967 del Festival di Sanremo. A questa edizione ha legato, indissolubilmente, il suo nome. Luigi Tenco a soli 29 anni morì in un albergo di Sanremo. Una morte per lungo tempo avvolta in un velo di mistero. Nel 2006, ancora nebulosa, fu confermata l’ipotesi iniziale di suicidio.Baglioni ed Elisa lo ricordano “Vedrai vedrai”, capolavoro del 1965.
Tra i possibili vincitori c’era Irama che, da la vittoria del talent di Maria De Filippi, ha cavalcato l’onda arrivando sul palco dell’Ariston.
È appena passata la mezzanotte e con “Nonno Hollywood” si esibisce il livornese Enrico Nigiotti. Termina commuovendosi e con una nota di polemica per l’orario che gli è toccato per l’esibizione.
Ultimo ad esibirsi è il vincitore (con Nada) della serata dei duetti, ovvero Motta che si chiede Dov’è l’Italia.
00:30 chiuso il televoto. Arriva la classifica e l’Ariston fischia sonoramente e implacabilmente.
Alle prime tre posizioni si collocano Ultimo, Il Volo e Mahmood, ma il premio dell’Ariston va a Loredana Bertè. Al 24esimo si piazza Nino D’Angelo con e Livio Cori. Si riapre il televoto…
All’una inoltrata il primo classificato con il 38,9% è Mahmood. Secondo classificato Ultimo, terzo posto per Il Volo.