
La seconda serata inizia con cinque minuti intensi nei quali il “dirottatore artistico”-come si è designato lo stesso Baglioni- canta “Noi no”, brano del 1992. Al termine della sigla Bisio e Raffaele raggiungono il palco. Le loro battute poco divertenti, ancora impacciati e poco disinvolti.
Il primo cantante ad aprire la gara è Achille Lauro. È l’ossimoro dei principi fondanti della musica.
La serata continua con il siparietto tra Claudio Bisio e Claudio Baglioni sulla punteggiatura nelle canzoni. Momenti di altissimo trash che, se visti dal linguista e semiologo svizzero De Saussure, si inorridirebbe.
“Siamo il sole in un giorno di pioggia”, è la “Musica che resta” de “Il Volo”. Quest’anno riscontrano poco appeal. Il “Grande Amore” di quattro anni fa è solo un pallido ricordo.
Applausi fragorosi per la prima ospite della serata che scalda l’atmosfera tiepida del festival con “Quello che le donne non dicono”, canzone scritta da Enrico Ruggeri che vinse il premio della critica nel 1987.
Gag con Virginia Raffaele che porta a Baglioni la poltrona elettrica con tanto di metronomo incorporato. Padroneggia il palco Pippo Baudo che arriva al termine del duetto.
La canzone di Daniele Silvestri con il rapper Rancore chiosa:”Se c’è un reato là fuori è stato quello di nascere”.
Torna come ospite dopo il ruolo dello scorso anno da conduttrice del festival, Michelle Hunziker che si concede un momento di ballo con il comico Clauido Bisio.
Il loro prossimo album si intitolerà “Corochinato”, ovvero il nome di un vino da aperitivo tipico Genovese. Gli Ex Otago si esibiscono con “Solo una canzone”.
Sono le 22:40, raggiunge il palcoscenico un emozionantissimo Marco Mengoni che, con il cantautore inglese Tom Walker, canta “Hola (I Say)”. È tempo di ricordare un grande della musica Lucio Battisti. Mengoni accompagnato dal direttore artistico canta “Emozioni”.
Una raggiante Loredana Bertè. Una vita di sofferenze, una donna forte. Interpreta “Cosa ti aspetti da me”. Caloroso plauso del pubblico.
Un’eleganza che la contraddistingue. Riecheggia nella nostra mente il brutto episodio dell’incidente. Era la mattina del 15 agosto 1993, al volante della sua auto, Paola Turci che percorreva la Salerno Reggio Calabria rimase coinvolta in un terribile incidente.Dalla vita che si consuma non cessa la fiducia nel futuro. Paola Turci si esibisce con “L’ultimo Ostacolo” .
“La libertà è non avere più paura.Per far pace con il mondo dei confini e passaporti. Un mondo dove camminiamo tutti con la testa ormai piegata”.Acquistano consensi i Negrita con il brano “I ragazzi stanno bene”.
23:40 L’ultima esibizione della serata è quella di Shade e Federica Carta. “Senza farlo apposta” affronta le difficoltà e le mille sfaccettature dell’amore.
La musica è la bellezza nel suo essere. Torna Pippo Baudo che ricorda quando nel 1985 premiò Baglioni per “Questo piccolo grande amore”, come canzone d’amore del secolo. Proprio come nel ‘85, Baudo la presenta e Baglioni la intona! Standing ovation per il direttore artistico interrotto dai comici Pio e Amedeo.
Pochi minuti all’una, arriva sul palco dell’Ariston Riccardo Cocciante e la sua “Bella” dal musical “Notre Dame de Paris”. Momento onirico con la sua intramontabile e inossidabile “Margherita”. Una canzone d’amore, un brano che si caratterizza per un crescendo melodico che esalta le doti vocali di Cocciante.
LA CLASSIFICA DELLA SECONDA SERATA
Zona Blu (i più votati)
Daniele Silvestri
Arisa
Achille Lauro
Loredana Bertè
Zona Gialla (mediamente votati)
Ex-Otago
Il Volo
Ghemon
Paola Turci
Zona Rossa (poco votati)
Federica Carta e Shade
Nek
Negrita
Einar